Diventare egoista: qualche volta serve

Egoisti si nasce o si diventa? Cominciando dalle piccole occasioni quotidiane, un pizzico di sano egoismo potrebbe farci bene, specie quando abbiamo a che fare con gli egoisti veri e incalliti

A cura di Paola Fabris

 

Nonostante sembri un aggettivo femminile per quella “a” indeclinabile, ogni donna sa che l’egoista per antonomasia è l’uomo. Che sia per natura, cultura, educazione, chi può dirlo? Certo è che a un uomo è permesso esserlo, si perdona un uomo egoista sul lavoro perché serve a fare carriera, e se lo è in amore forse lei se lo merita. Luoghi comuni più o meno veri. Certo è che ognuno di noi ha incontrato una persona veramente egoista nella propria vita, poco importa se fosse la nostra migliore amica o il nostro fidanzato, il padre o la sorella.

Avere accanto una persona egoista ci ferisce. In amore spesso se uno dei due partner è egoista, l’altro tenderà ad assecondarlo, perdonarlo e danneggiarsi. Un uomo o una donna egoista scateneranno nel partner domande del tipo: “Non mi ama? Non gli interesso?”. Se volete una vita semplice la risposta è: lasciate perdere il partner egoista. Se già nei primi mesi preferisce la partita di calcetto tre sere a settimana, il poker, la palestra e il ritiro spirituale, probabilmente merita una donna con poca personalità che lo aspetti a casa tutte le volte che lui non vorrà vederla. Una donna egoista si comporterà allo stesso modo: meglio lo shopping, la palestra, le vacanze con l’amica.

 

 

Ma l’egoista si manifesta anche nelle scelte quotidiane. Spesso essere egoisti è sinonimo di comando. Un egoista imporrà la meta delle vacanze, il ristorante, e state certi che se ha qualche euro in tasca non lo spenderà per voi, ma solo per sé. Un collega non vi farà mai una soffiata se ha scoperto che il capo vi sta tenendo d’occhio, né vi avvertirà se mentre eravate assenti hanno comunicato le date per le vacanze, da scegliere in fretta.

In amore vale la pena struggersi per persone così? Egoista fa rima con tirchio? Con duro? Con aridi? Spesso sì. Spesso chi è egoista lo è perché da bambino è stato abituato ad avere tutto, è probabilmente figlio unico e non è solito dover dividere affetto e beni materiali con altri. 

Ma prima di lasciare il partner egoista perché non imparare un po’ di sano egoismo? A molti potrà sembrare un’eresia. Tutti tendiamo a considerarci altruisti, ma che sia vero o no potremmo sempre imparare a gestire un po’ di più la percezione che diamo di noi. Molte volte gli altruisti eccessivi in realtà nascondono un bisogno di essere accettati da più persone possibili con tutti i mezzi a disposizione.

 

Ma impariamo a dire “no” e a pensare un po’ di più a noi. Il partner ha deciso all’ultimo di non vedervi per uscire e fare altro? Basta pianti, sceneggiate e giustificazioni. Dite che la prossima volta dovrà avvertirvi prima e poi chiamate subito un’ amica con la quale passare la serata. Se non la trovate potete anche inventarvi di essere uscite. L’importante è che dall’altra parte si cominci a capire che non avete più intenzione di marcire a casa ad aspettare. Quando avete dei soldi non pensate a cosa farà piacere al partner. Comprate qualcosa per voi. Se non volete vedere quel film imponetevi un “no” secco. Un torto sul lavoro non va dimenticato. Parlate, come meglio vi viene. C’è chi preferirà aggredire e chi preferirà chiedere: “Come mai non mi hai avvertito?”. Spesso l’egoista non si aspetta una domanda diretta.

Fatevi rispettare, indipendentemente da chi vi trovate di fronte: compagno, marito, moglie, figli, sorelle, genitori. Se il partner non vi ha telefonato come promesso allora dimenticate il cellulare. Basta fissarlo. Spegnetelo o lasciatelo in un’altra stanza. Quando per un paio di volte vi chiamerà e non vi troverà imparerà a rispettarvi di più. Cambiare non è mai facile, ma imparate che solo voi potete aiutarvi. Spesso un cambiamento in noi ne procura uno nelle altre persone. Non vi spunteranno le corna da diavoletta, ma imparerete a rispettarvi un po’ di più e a farvi rispettare.

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