Amare un uomo violento

Lo sappiamo che l'uomo che amiamo è il più sbagliato per noi, che non ci ama, anzi ci minaccia. Allora perchè continuiamo ad assecondarlo?

Cosa fare se lui è violento

Questa è una delle molte confessioni del nostro forum riguardo ad un uomo violento:

In questi ultimi mesi ho frequentato un ragazzo, di cui sono tutt'ora innamorata, nonostante tutto!
E' iniziata come una storia come tante altre.. io non volevo una storia, cercavo solo un flirt..senza tanti impegni…ma non pensavo finisse così…
abbiamo incominciato a baciarci, a frequentarci.. a me piaceva molto, ma non volevo dirglielo per non rovinare tutto..all'inizio era tutto ok ma poi.. incominciammo a litigare, lui si allontanava..aveva visto che ero troppo presa e poi quando abbiamo parlato mi ha detto che per lui sono troppo paranoica (?????)…litigavamo, lui mi infamava e mi sputtanava davanti a tutti. Però la sera tutto tornava a posto e io perdonavo…sempre!!!!! Comunque a lui ho dato tutto, sono andata contro ogni mio principio..e lui lo sapeva benissimo..aveva capito subito che tipa ero…io da stupida innamorata non riuscivo a dirgli no..così la storia è diventata una
storia di sesso..anche abbastanza squallida..ma io non riuscivo a dire no a lui..perchè quando andavamo d'accordo non volevo rovinare tutto..e così va avanti questa storia di sofferenza..lui mi ha praticamente minacciato cn un coltello. Lui ha dei problemi seri..secondo me non c'è tutto…è una bruttissima strada da seguire…e io ormai sono in un tunnel senza uscita, a metà strada…non so proprio che fare..anche perchè gira nel mio gruppo e perciò devo vederlo sempre… oltretutto frequento un altro ragazzo che non mi aiuta per niente in questo ultimo periodo…ho tantissimi sbalzi di umore..vorrei scappare.

Secondo un gruppo di esperti che hanno lavorato per il Consiglio d'Europa ( Council of Europe-Group of specialists for combatting violence against women, Final Report of Activities, Strasbourg, 1997), quando si parla di violenza contro le donne è importante avere sempre presente che:

– La violenza contro le donne è una violenza di genere riconosciuta oggi dalla comunità internazionale come una violazione fondamentale dei diritti umani.

– Alcune forme si trovano in molte culture (stupro, violenza domestica, incesto), altre sono specifiche di alcuni contesti (mutilazioni sessuali, omicidi a causa della dote, ecc.)

– Spesso la violenza agita contro le donne è una combinazione di diversi tipi di violenze; un esempio è rappresentato dalla violenza domestica dove intervengono generalmente violenza fisica, psicologica, sessuale, economica e a volte spirituale.

– Violenze diverse possono essere fra loro connesse; la violenza contro le/i figlie/i, ad esempio, è spesso accompagnata da violenza domestica contro la madre.

– La posizione degli uomini e delle donne rispetto a questo fenomeno non è equivalente: le donne figurano molto più spesso come vittime e gli uomini come responsabili; alcune forme di violenza vengono agite quasi esclusivamente sulle donne (stupro).

– La violenza può assumere forme diverse, accadere in molti contesti e relazioni


Le donne subiscono violenza dagli uomini. Non tutti gli uomini naturalmente usano violenza contro le donne ma si tratta comunque di Violenza di genere cioè violenza di uomini contro donne e bambine. Gli uomini usano per lo più la violenza per mantenere o rafforzare il loro potere nei riguardi delle donne o per bloccare un regresso di questo potere. La violenza di genere é rimasta a lungo invisibile: avveniva nell'ombra in quanto coincideva con i valori dominanti, le tradizioni e le leggi a tal punto da rendere il fenomeno un fatto naturale, comune, normale!

Gli stereotipi

Tanti sono i luoghi comuni che impediscono una corretta lettura delle situazioni di violenza: ne riportiamo e confutiamo alcuni_

La violenza domestica è presente in contesti familiari culturalmente ed economicamente poveri

La violenza domestica è un fenomeno trasversale: non è riconducibile a particolari fattori sociali, né economici, né razziali, né religiosi.

La violenza domestica è causata da occasionali e sporadiche perdite di controllo"

La violenza domestica risponde alla volontà di esercitare potere e controllo sulle donne; per questa ragione l'episodio violento non è quasi mai leggibile come un atto irrazionale, ma è quasi sempre un atto premeditato. Gli stessi aggressori affermano che picchiare è una strategia finalizzata a modificare i comportamenti delle proprie compagne.

La violenza domestica è causata dall'assunzione di alcool e/o droghe

Esistono alcoolisti e tossicodipendenti non violenti, così come esistono uomini violenti, tossicodipendenti e alcolisti, che agiscono condotte violente in assenza di assunzione di alcool e/o droghe; la grande maggioranza degli uomini violenti non è né alcolista né tossicodipendente.

La violenza domestica non incide sulla salute delle donne

La Banca Mondiale riconosce la violenza domestica come un problema di salute pubblica, in quanto incide gravemente sul benessere psico-fisico delle donne.

I partner violenti sono portatori di psicopatologie

Solo il 10% dei maltrattatori presenta problemi psichiatrici. L' attribuzione della violenza a soggetti psicotici è solo un " escamotage" per tenere separato l'ambito della violenza da quello della normalità, è una forma di esorcizzazione.

I partner violenti hanno subito violenza da bambini

Non esiste necessariamente un rapporto di causa-effetto tra violenza subita nell'infanzia e violenza agita da adulti.

Alle donne che subiscono violenza piace essere picchiate

Le donne scelgono la relazione, non la violenza. Tanti sono i fattori e i vincoli che trattengono le donne e impediscono loro di prendere in tempi brevi la decisione di interrompere una relazione violenta: la paura di perdere i figli, le difficoltà economiche, l' isolamento, la disapprovazione da parte della famiglia, la riprovazione e la stigmatizzazione da parte della società.

Cos'è la violenza

Violenza fisica:  Picchiare con o senza l'uso di oggetti. Spintonare, tirare per i capelli, dare schiaffi, pugni, dare calci, strangolare, ustionare, ferire con un coltello, torturare, uccidere.
Violenza psicologica: Minacciare, insultare, umiliare, attaccare l'identità e l' autostima, isolarla, impedire o controllare le sue relazioni con gli altri, essere sbattute fuori casa, essere rinchiuse in casa.
Violenza economica: Sottrarre alla donna il suo stipendio, impedirle qualsiasi decisione in merito alla gestione dell'economia familiare, obbligarla a lasciare il lavoro o impedirle di trovarsene uno, costringerla a firmare documenti, a contrarre debiti, a intraprendere iniziative economiche, a volte truffe, contro la sua volontà.
Violenza sessuale: Fare battute e prese in giro a sfondo sessuale, fare telefonate oscene, costringere a atti o rapporti sessuali non voluti, obbligare a prendere parte alla costruzione o a vedere materiale pornografico, stuprare, rendersi responsabili di incesto; costringere a comportamenti sessuali umilianti o dolorosi, imporre gravidanze, costringere a prostituirsi.

Le dinamiche

La violenza domestica può insorgere in qualsiasi momento della relazione: a volte si presenta subito, a volte si verifica in concomitanza della nascita di un figlio; a volte subentra dopo tanti anni di matrimonio; anche la frequenza e la gravità degli episodi di violenza sono estremamente variabili. La violenza domestica consiste in una serie di strategie agite dal partner al fine di poter esercitare il proprio controllo sulla compagna, spesso anche sui figli. Il partner violento agisce in modo tale da creare un clima di tensione e di isolamento che si realizza attraverso minacce, divieti, colpevolizzazione e denigrazione della donna; è in questo clima che si inscrive l' episodio di violenza. Solitamente la frequenza e la gravità degli episodi tendono ad aumentare col tempo, sino a quando le donne, dopo vari tentativi di ricomposizione e recupero della relazione (tentativi che vedono la messa in campo di varie strategie di sopravvivenza, quali la minimizzazione degli episodi di violenza e l'autocolpevolizzazione), non decidono di sottrarre sé stesse e i propri figli a tale situazione di sopraffazione.

Le conseguenze

Le conseguenze della violenza domestica possono essere molto gravi.
Gli effetti più frequenti della violenza sono: "sul piano psicologico" la perdita di autostima, l'ansia e la paura per la propria situazione e per quella dei propri figli, l'autocolpevolizzazione, un profondo senso di impotenza, la depressione; sul piano fisico, oltre ai traumi dagli esiti reversibili, l'insorgere di problemi psico-somatici, disturbi del sonno, danni permanenti alle articolazioni, cicatrici, perdita parziale dell'udito e/o della vista, etc.;
Materiale e razionale: la perdita del lavoro, la perdita della casa e di eventuali altre proprietà, la perdita di un certo tenore di vita; l'isolamento, l'assenza di comunicazione e di relazioni con l'esterno, la perdita di relazioni amicali. E' inoltre importante ricordare che la violenza produce effetti e conseguenze gravissime non solo sulla donna, ma anche sui figli, sia che siano essi stessi maltrattati, sia che "semplicemente" assistano agli episodi di violenza.

Conseguenze sui figli

I bambini e le bambine che assistono a scene di violenza domestica o che ne sono stati/e vittime in prima persona, mostrano problemi di salute e di comportamento, tra cui disturbi di peso, di alimentazione o del sonno. Possono avere difficoltà a scuola e non riuscire a sviluppare relazioni intime positive. Possono cercare di fuggire da casa o anche mostrare tendenze suicide.

Riproduzione riservata