Gli errori che probabilmente fai quando lavi i capelli

Lavare i capelli può sembrare una cosa semplice, ma a volte capita di fare degli errori che danneggiano i capelli. Vediamo quali sono

Come lavare i capelli correttamente

Lavare i capelli può sembrare una delle cose più facili e naturali del mondo, visto che noi tutte li laviamo almeno un paio di volte a settimana.

Ciò nonostante, molto spesso commettiamo degli errori per nulla banali, che possono compromettere non solo la buona riuscita della piega, ma anche la salute del capello, che a lungo andare diventa spento, crespo, secco o appesantito. Vediamo, quindi, quali comportamenti evitare e come lavare i capelli correttamente.

Lavarli troppo spesso

Uno degli errori più diffusi è lavare i capelli con troppa frequenza. Non vi stiamo suggerendo di diventare delle puzzone, ma di lavarli ogni due o tre giorni. Fare lo shampoo ogni giorno, infatti, li seccherebbe, rendendoli crespi e spenti, e irriterebbe il cuoio capelluto. Non solo: se li avete grassi, seccandosi eccessivamente, il cuoio capelluto produrrà molto sebo per cercare di riequilibrarsi, rendendo i vostri capelli ancora più unti.

Usare acqua troppo calda

Il calore non fa mai bene ai capelli e, anche quando ci sono dieci gradi sotto zero, sarebbe meglio usare acqua tiepida per lavarli. L'acqua calda li fa apparire spenti e ne aumenta la caduta. Un consiglio in più: fate l'ultimo risciacquo delle lunghezze con acqua fredda (meglio ancora se con l'aggiunta di un cucchiaio di aceto o di succo di limone) per chiudere le squame e renderli lucidissimi!

Grattare lo scalpo

Anche se avete capelli sporchissimi e forfora, non cedete alla tentazione di grattar via tutto quando strofinate il cuoi capelluto: non farete altro che graffiarvi, irritare la pelle e provocare un aumento della forfora. Massaggiate delicatamente con i polpastrelli lo scalpo, basterà.

Usare uno shampoo non adatto a voi

La scelta dello shampoo è importantissima: se avete capelli secchi dalle radici alle punte, che tendono al crespo, usate uno shampoo delicato, idratante e nutriente; se li avete grassi, usatene uno purificante, ma non troppo aggressivo, per evitare l'effetto rebound; se sono secchi sulle lunghezze e grassi sulle radici, usatene uno neutro e compensate la secchezza delle punte con una buona maschera.

Non usare il balsamo

Anche se i vostri capelli sono grassi, fini o piatti, usate sempre e comunque il balsamo: è indispensabile per sciogliere i nodi e rendere i capelli più disciplinati, preparandoli alla piega. L'importante è sceglierne uno adatto al vostro tipo di capello, più denso e corposo in caso di capelli ricci/mossi e secchi, più leggero e liquido per capelli fini e lisci.

Non fare mai una maschera

Una volta a settimana, concedetevi un trattamento extra con una buona maschera. Sceglietela nutriente per capelli secchi, ristrutturante se invece sono sciupati e tendono alle doppie punte, soprattutto se usate spesso la piastra o il ferro arricciacapelli.

Pettinarli da bagnati

Mai e ribadisco mai pettinare i capelli dopo lo shampoo quando sono ancora grondanti di acqua. I capelli bagnati sono molto più fragili e rischiereste di spezzarli, favorendo le doppie punte. Pettinateli sotto la doccia con il balsamo e poi una volta asciutti prima di procedere con la piega.

Non usare prodotti protettivi prima dell'asciugatura

Prima di usare phon, piastra o ferro è importante proteggere i capelli dal calore. In commercio esistono diversi tipi di spray termoattivi, ma se preferite le alternative naturali potete usare qualche goccia di olio di argan o cocco sui capelli bagnati prima di procedere con il phon.

Usare il phon troppo caldo

Il calore, lo abbiamo già detto, fa male ai capelli. Regolate il phon a temperatura media e non attaccatelo troppo alla testa!

Abusare di piastra e ferro

Lo sappiamo, senza la vostra piastra vi sentite perse, ma sappiate che fa molto male ai capelli, perché, come anche il ferro arricciacapelli, raggiunge temperature molto elevate. Usatela solo in occasioni speciali e regolatela sempre ad una temperatura non troppo calda, al di sotto dei 180/190°.

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