Farsi una canna: meglio informarsi prima

Cosa significa farsi una canna? Forse oltre all'atto pratico in sè sarebbe utile andare a vedere un pò di storia, le modalità di assunzione. Ecco pronta una guida ragionata alle canne!

Farsi una canna – Cosa significa?

A parte mettere un pò di fumo e tabacco in una cartina, rollare e fumare il tutto, forse sarebbe utile andare a vedere un pò di storia, le modalità di assunzione….ed ecco pronta una guida ragionata all’uopo! Tutta da scu riosare…

Cos’è e come è fatta

E’una pianta (canapa indiana) che fa parte della famiglia delle cannabacee, (di due specie cannabis sativa e cannabis indica). Le parti utilizzate della cannabis sativa sono i semi, le foglie e i fiori, contenenti sostanze di proprietà psicoattive.

La cannabis si trova in forme differenti: “erba” o marijuana: è un insieme di foglie e fiori essiccati e anche semi d’alcune varietà della pianta.

Hashish: si ottiene essiccando la resina che copre le foglie e i fiori della pianta si trova in blocchetti di consistenza dura il cui colore varia in tonalità di marrone.

Olio: è derivato dell’hashish ed è un liquido denso e oleoso e per la maggior parte di colore marrone. A differenza degli altri derivati della cannabis, l’olio ha presente nel suo processo di fabbricazione dei solventi che lo rendono “poco naturale”.

Il costituente delta-9-THC (tetraidrocannabinolo) è il principio psicoattivo di queste sostanze che può variare da pianta a pianta a seconda di dove e come viene coltivata, in generale varia da un 10% presente nell’hashish, un 20% presente nella marijuana e un 50 % presente nell’olio.

Dove nasce, dove viene prodotta, quando e perchè è nata?

Si coltiva originariamente in Asia. Documentazioni scritte dell’uso di marijuana risalgono alla Cina di 6000 anni fa dove gli steli di canapa venivano usati per farne delle funi, i semi per granaie, e foglie e fiori venivano utilizzati proprio per i loro effetti psicoattivi e medicinali. Successivamente l’utilizzo della canapa si sposta in occidente, la pratica di fumare le foglie e la parola marijuana vennero introdotte all’inizio del 900. Fino agli anni 30 in Europa era legale (manca passaggio Usa Europa). Noto l’utilizzo nel ’68 come funzione sociale.

Tipo di utilizzo

Terapeutico: la cannabis viene utilizzata in malattie come lo stress, artrosi, glaucoma, asma epilessia.

Modalità di assunzione

La cannabis viene solitamente fumata, meno comunemente ingerita sotto forma per esempio di infusi, torte o confetture. Cotta in forno con substrati ricchi di grasso per permettere un maggior assorbimento nell’intestino.

Effetti

Gli effetti sono più o meno immediati anche se variano in base alla modalità di assunzione.

Se viene fumata gli effetti iniziano al massimo dopo 30 minuti e dopo poche ore (2 o 3) svaniscono, ingerita ha invece un tempo più lungo che varia anche questo: se si è stomaco vuoto (circa 45 minuti dopo) invece a stomaco pieno (fino a circa 2 ore dopo) e durano dalle 6 alle 12 ore.

Effetti fisici:irrequietezza e ilarità iniziale poi rilassamento, lieve impaccio motorio, stimolo della fame, difficoltà di salivazione (bocca impastata), rilassamento come un sogno occhi arrossati.

Psicologici: una volta la socializzazione, solidarietà ed empatia o paranoia e ansia. Facilita comportamenti interpersonali. Riduce gli stimoli dell’aggressività. Senso di euforia o, al contrario, malinconia, sensazione di benessere. Intensificazione delle percezioni sensoriali, e intensificazione delle emozioni (positive o negative). Mutamento della formazione e dell’espressione del linguaggio. Dilatazione dello spazio e del tempo.

Variano da persona a persona soprattutto in base all’aspettativa che si ha nei confronti della sostanza e di come si sta. Sono noti i suoi effetti psicotropi.

Differenti qualità di hashish e erba producono effetti che possono variare da sedativo a stimolante.

Sovradosaggio

A dosi elevate s’intensificano gli effetti fino a tachicardia, dolore di testa, pesantezza (in percentuale maggiore se la sostanza è stata ingerita) possibili manie persecutorie o piccole paranoie, non si rilevano danni permanenti a tessuti cerebrali o cromosomici.

Per quanto rimane nel corpo

Sembra che tracce di sostanza è possibile notarle nelle urine fino a 30 giorni dopo l’ultima assunzione.

Possibili rischi e danni

Di possibili danni ne risente il sistema respiratorio, in quanto avviene un’inalazione di fumo, se si volesse fare un paragone con il tabacco una canna di hashish mediamente equivale a 4 sigarette di tabacco (il fumo è trattenuto più a lungo ed è più caldo e comunque perché non si utilizza il filtro come una sigaretta di tabacco) ciò non riguarda invece l’erba che è meno nociva del tabacco.

Aumentare il dosaggio dà sempre maggiore sonnolenza, ed è più facile il così detto “collasso”: pallore, sudore freddo, nausea, capogiri.

Rischio overdose nullo: si stima che per avere un overdose da cannabis bisognerebbe assumere una quantità pari a 1,5 kg (più o meno 800 canne), ma la morte in questo caso sarebbe da attribuirsi ancor prima all’intossicazione da monossido di carbonio. Rischio di passare una brutta serata se il contesto o lo stato d’animo non sono felici (non si sta bene perché si amplifica quello che si sente.).

Qualche consiglio

Se ingerita è importante non farlo in dosi massicce poiché è impossibile controllarne gli effetti ed è impossibile espellerla nel caso in cui ci dovessero essere disturbi, invece fumandola è possibile smettere ai primi disturbi. Per ridurre rischi ai polmoni è possibile utilizzare nel caso della marijuana delle pipe ad acqua (bong).

Che fare se ci si sente male?

Se qualcuno si sente male è opportuno farlo rimanere calmo, aiutarlo a sdraiarsi senza accrescere la sua ansia con un’eccessiva apprensione, fargli bere un po’ di acqua con zucchero.

Che tipo di dipendenza crea?

La cannabis non crea dipendenza fisica ma in dosi elevate e in persone e contesti particolari può creare dipendenza psicologica.

 

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