Amici o nemici? Come riconoscere le amicizie negative

A volte ci ostiniamo a coltivare amicizie che ci fanno solo male. Ma, se è davvero così, forse è meglio fare chiarezza dentro di noi e, eventualmente, tagliare i ponti...

Come riconoscere le amicizie negative

Per fortuna, a differenza dei familiari, gli amici si scelgono. Ciononostante, a volte ci troviamo avviluppate in amicizie che peggiorano la nostra esistenza anziché migliorarla; già ammetterlo è un grande passo, ma non sufficiente, talvolta, a farci decidere di troncare il rapporto. Quali sono alcuni dei pessimi amici più comuni?

Il narcisista

E' un amico o un'amica che parla solo di se'; questa persona ama tantissimo il suono della propria voce, e trascorre intere ore a parlare di se' stessa e dei suoi successi o insuccessi, ma, se siamo noi a tenere banco, si dimostra svagata, talvolta persino annoiata, e non perde occasione di cambiare argomento appena possibile.

Il depresso

Si tratta di un personaggio estremamente negativo, che vede sempre tutto nero, e che spesso e volentieri ci contagia con il suo atteggiamento distruttivo. Anche le poche volte che gli succede qualcosa di positivo, non esita a estrapolarne il rovescio della medaglia, in modo da trovare continue conferme della sua sfortuna cronica.

Il critico

Il critico non è capace di partecipare in modo incondizionato alle nostre gioie e ai nostri dolori in modo completo; lui deve sempre analizzare ogni minimo aspetto della questione, e anche quando siamo perfettamente felici, riesce a far emergere in modo evidente i piccoli nei della nostra situazione.

L'inaffidabile

Nonostante tutti i suoi proclami e le sue dichiarazioni di affetto totale e incondizionato, l'amico inaffidabile è capace di bidonarci anche quando abbiamo più bisogno di lui. E' fondamentalmente un egoista, che non riesce mai, per nessun motivo, a mettere il prossimo al primo posto.

Ma come fare a capire se un'amicizia è veramente deleteria, o se le cose si possono aggiustare?

Ci sentiamo bene in generale, ma a volte siamo irritati o arrabbiati

Nessuno è perfetto; chiunque, anche la persona migliore del mondo, ha difetti potenzialmente insopportabili. Possiamo scegliere di accettarli, o di parlare sinceramente al nostro amico, chiedendo di limitare certi atteggiamenti che ci fanno soffrire. Comunque, in questo caso generalmente non vale la pena rinunciare.

Con questo amico ci sentiamo svuotati e nervosi

I sorrisi durano poco durante la nostra frequentazione, spesso sostituiti da nervosismo, o da sterile infervoramento in pettegolezzi o malignità. Forse non è il caso di continuare a tirar fuori il peggio di noi, o addirittura quello che non siamo.

Ci sentiamo male con il nostro amico, ma solo da pochi mesi

In questo caso potrebbe trattarsi una fase; se il rapporto è davvero solido, possiamo tollerare che una persona a cui vogliamo bene stia attraversando un periodo difficile, no? Una volta focalizzato il problema, non comportiamoci in maniera passiva, ma chiediamo chiaramente al nostro amico se c'è qualcosa che non va, e come possiamo aiutarlo.

Per capire se vale la pena proseguire l'amicizia o no, può essere utile capire come mai noi ci ostiniamo a rimanere in questo rapporto. Ad esempio:

Odiamo i conflitti

Molte persone non amano i contrasti, e sono pronti a rifuggirli costi quel che costi. Se facciamo parte della categoria, è meglio inviare una lettera o una mail in modo da parlare in modo diretto e meditato all'amico con cui abbiamo un problema.

Abbiamo paura delle conseguenze sociali

Siamo nella stessa compagnia, e temiamo le conseguenze di una rottura tra di noi; in sostanza, continuiamo ad essere amici di una persona che non ci va a genio solo per la paura di rimanere soli. In questo caso, possiamo riservarci di "raffreddare" il rapporto senza troncarlo. Continuiamo ad essere gentili, ma prendiamo almeno mentalmente le distanze, in modo che questa persona non possa più influenzarci negativamente.

 

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