Sesso e benessere
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Fare sesso fa bene alla salute: pare che non sia solo un luogo comune. Secondo recenti storie alle donne fa bene fare del sesso soddisfacente, mentre agli uomini basta avere una partner di bell'aspetto
Sesso e benessere
È una discussione che negli ultimi anni sta tenendo banco non solo nell’attesa del parrucchiere ma anche in “salotti” culturali. La domanda lanciata è “Volete sentirvi bene?”. Da studi e ricerche eseguite si scopre che le donne, per stare bene, devono fare l’amore in maniera soddisfacente, gli uomini devono avere un partner di aspetto gradevole.
La curiosità è proprio nella differenza, tra i due sessi, per raggiungere un’ottimale stato di salute. Per gli uomini pare possa bastare lo stare in compagnia di una piacente signora o di una bella ragazza per avere un aumento di due ormoni (il testosterone ed il cortisolo); ormoni questi che sono associati al benessere. Le donne, invece, hanno un compito più arduo: essere totalmente appagate dalla loro vita sessuale… quindi non basta solo essere attive ma fisicamente soddisfatte.
I primi ad inoltrarsi in questo studio sono stati dei ricercatori di un’università australiana, la Monash University. Basandosi su un campione di circa 300 donne, di età compresa tra i 20 ed i 65 anni e con rapporti sessuali nel numero di più di due al mese. A queste persone è stato chiesto il grado della loro soddisfazione e dalle loro risposte è emerso che le donne con scarsa attività sessuale hanno un benessere minore ed una scarsa vitalità. Sinceramente trovo questo dato un po’ limitato per dare una panoramica completa della situazione. Può anche accadere che una donna abbia problemi, ipotizziamo lavorativi, che le impediscono di avere rapporti sessuali oppure che gli stessi non siano soddisfacenti. Insomma, di motivazioni ce e sono svariate e trovo riduttivo affermare che una mancanza di benessere possa essere legata esclusivamente ad una scarsa attività sessuale.
Ma i nostri ricercatori australiani, ovviamente non soddisfatti delle poche prove raccolte, si sono dedicati non più alla quantità dei rapporti ma alla loro qualità per capire il grado di soddisfazione delle donne. Vi assicuro, se mi trovassi davanti una persona che mi rivolge domande a dir poco intime ed imbarazzanti, non saprei mica che cosa rispondergli e, soprattutto, in che modo! Oppure, mettendomi nei panni dell’ “intervistatore”… Ma con che faccia vai da perfetti sconosciuti a domandare certe cose? Attendiamo i risultati di questa nuova ricerca…
E veniamo ai maschietti. Lo studio sugli uomini è stato condotto sempre da un gruppo di ricercatori stavolta dell’università della California. Gli uomini “analizzati” sono stati ragazzi tra i 18 ed i 24 anni, suddivisi in gruppi: un gruppo si è intrattenuto con un ricercatore, i restanti sono rimasti a parlare con una ragazza di circa 20 anni. Al termine della chiacchierata, gli studenti hanno dato un voto alla bellezza della loro interlocutrice (da 1 a 7, la media è stata di 5,83). Inoltre, i ricercatori hanno raccolto un campione di saliva dei ragazzi a distanza di 20 minuti e 40 minuti, sia per ci ha incontrato la ragazza, sia per chi ha dialogato con il ricercatore. I risultati sui campioni di saliva sono stati emblematici: per chi ha avuto il piacere di dialogare con la ragazza, il testosterone è aumentato del 14%; chi invece ha dialogato con il ricercatore ha avuto, addirittura, un calo del 25!.