Le città sotterranee della Cappadocia

Ecco come vivevano e dove si nascondevano i Cristiani durante le persecuzioni: un tour appassionante fra i cunicoli delle città sotterranee di cui è disseminata la Cappadocia

cappadociaLa Cappadocia
(Kapadokya in turco) era il nome di una regione dell’
Asia Minore
(l’odierna Turchia);
e’ generalmente una regione
montuosa e
di altopiani
dell’ Anatolia
Centrale
, vicino al fiume Kizilirmak (Fiume
Rosso). 

STORIA 
La storia della Cappadocia comincio’ nei tempi
preistorici. Gli Hatti
(2500-2000 a.C.) vissero nella zona durante l’
Età’ del bronzo
attorno al secondo millennio a.C. Dopo di essi, gli
Ittiti
arrivarono nella regione, e subito dopo gli Assiri
(2000-1800
a.C.) stabilirono le loro vie di commercio. 
Nel 17 d.C. la regione si
trasformò in una provincia
romana
: proprio i romani ricostruirono le vie di
commercio e militari
, centri urbani e diversi
stabilimenti. Quando
l’Asia Minore rientrò sotto l’influenza cristiana, le prime Comunità
cristiane
sono comparse in Cappadocia e quelle
cacciate altrove per la
loro credenza religiosa cercarono il rifugio nella regione. La
Cappadocia si trasformò cosi in un
punto di ritrovo di vari gruppi
etnici
, i quali influenzarono la cultura e la
credenza religiosa. 
San
Basileo Magno
(329-379 d.C.), vescovo di Cesarea
(oggi Kayseri), riuscì
ad ispirare molte colonie
religiose
e cosi si creò una vita monastica
che durò in Cappadocia per circa mille anni. Le invasioni dei Turkmeni
e dei Mongoli,
e poi quelle dei Selgiuchidi
e degli Ottomani,
terminarono questo movimento. 

cappadocia

LE
CITTA’ SOTTERRANEE
 
La Cappadocia comprende diverse
città storiche
situate sottoterra,
ricavate da un particolare tipo di terreno formato dall’eruzione di
antichi vulcani, che vale proprio la pena visitare. Le città erano
inizialmente abitate dagli
Ittiti
, in seguito dai Cristiani
per
nascondersi dalle persecuzioni
e dalle razzie dei popoli pagani. Adesso
sono siti archeologici che
possono essere visitate dai turisti. Sono
state trovate moltissime
città sotterranee
nell’area tra Kayseri e
Nevsehir, che comunque non sono consigliate ai claustrofobici. Alcune
di queste contengono tre o
più livelli
(contando dall’alto verso
il basso). Le antiche città di Kaymaklı
e Derinkuyu
, sono due dei
migliori esempi di centri abitati sotterranei. Ci sono ad oggi circa 40
siti sotterranei
nella zona, tra i quali però
solo alcuni possono essere
visitati. 

cappdociacitta_sotterranee_cappadocia

DERINKUYU 
L’ultima città sotterranea, la più grande, è
stata scoperta nel 2007 a Gaziemir,
Güzelyurt
e prende il nome di
Derinkuyu.
Ci sono 8 piani all’interno
del tunnel, E solo 4 di essi
sono aperti ai turisti e visitatori, ma questo può già darci l’idea di
cosa significhi vivere in
un labirinto
! L’aria passa
attraverso un "foro",
che scende dalla superficie della terra ai vari
piani della città; per accedere all’interno della città esistevano
grandi porte che ruotavano
attraverso i passaggi e si chiudevano
dall’interno. Questa città era una meta per permettere ai viaggiatori e
ai loro cammelli di riposare al sicuro, sottoterra, come una specie di
"albergo-fortezza".
La città di Derinkuyu è stata scoperta
nel 1969
e
da allora solo una parte è accessibile ai visitatori. Un tempo ospitava
circa 20,000 cittadini;
la città contiene stalle, cantine, depositi,
cappelle, tutto l’occorrente per permettere ai suoi abitanti una vita
come quella delle città in superficie. Nel secondo "piano" è stata
trovata una grande stanza con il soffitto
a volta
. Probaiblmente tale
stanza veniva usata come scuola. 

KAYMAKLI 
La città sotterranea di Kaymaklı si trova a 10 kilometri a
nord di Derinkuyu , all’interno della cittadina che porta lo stesso
nome. E’ una delle più
grandi strutture sotterranee
della regione, sono
accessibili 4 piani, ogni stanza ha il proprio foro
di ventilazione
e
l’esperienza che si prova nel visitarla è pressoché la stessa di
Derinkuyu . Questa città differisce però da Derinkuyu per la sua struttura.
Infatti i cunicoli sono più
bassi
, più stretti ed hanno un’inclinazione
più vertiginosa
. Nel primo piano troviamo una
piccola scuderia,
ma ci
sono altre scuderie adiacenti che non possono essere visitate. A
sinistra troviamo una porta che conduce ad una
chiesa
, mentre a destra
ci sono stanze,
forse per gli abitanti (un po’ come i nostri
appartamenti!). Anche nel secondo piano troviamo una chiesa, con una
navata e due absidi
; di fronte alle absidi
troviamo una fonte
battesimale
, mentre ai lati lungo i muri ci sono
le panche
per
permettere ai fedeli di pregare. Sono state trovate delle tombe
accanto
alla chiesa che dovrebbero appartenere a uomini religiosi. Anche qui ci
sono stanze adibite all’abitazione. Il terzo piano ha le zone più
importanti della struttura: magazzini,
cucine, cantine
. Questo
piano contiene anche recipienti dove veniva fatto sciogliere il rame;
il grande numero di magazzini e giare di terracotta nel quarto piano
indicano la stabilità
economica
di cui godevano gli abitanti della
città. Questa grande area dedicata ai magazzini in un complesso tanto
limitato dà l’idea del bisogno di sostenere una
numerosa popolazione
che abitava sottoterra. Attualmente è aperta al
pubblico solo una parte
di tutto il complesso.

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