Carnevale in Sicilia

Tra rappresentazioni e carri allegorici, la Sicilia si prepara anche gastronomicamente al prossimo Carnevale
Girotondo delle mascherine

Girotondo, girotondo,
noi giriamo tutto il mondo.
C’è Gianduia e Meneghino,
Pulcinella e Arlecchino.
C’è Brighella e Pantalone,
Meo Patacca e Balanzone,
Beppe Nappa siciliano,
Stenterello che è toscano…
Girotondo, girotondo,
noi viaggiam per tutto il mondo,
e con noi portiam la gioia
che è nemica della noia

Il carnevale ha origine antichissime risalenti agli Egizi e deriva da una celebrazione pagana, i Saturnali romani, festività dedicata all’età dell’oro, l’era leggendaria durante la quale aveva governato il dio Saturno

Ricette facili per Carnevale!

Il suo nome deriva dal latino carnem levare che indicava il divieto cattolico di mangiare la carne durante il periodo della Quaresima. Il Carnevale ha termine il giorno del martedì grasso. Come ogni festa comandata, il carnevale è molto sentito in Sicilia.  In molte parti del territorio, centinaia di persone si cimentano ogni anno nella preparazione di carri allegorici e nell’organizzazione di balli, usanza ripresa dalle ballate degli schiavi, in cui giovani in maschera danzavano per le vie al suono di antichi strumenti turchi come i tamburi.

Il primo carnevale siciliano risale al 1612 e fu voluto dal viceré D’Ossuna, nella città di Palermo. Esso prevedeva balli, palii allegorici, commedie rappresentate in piazza. Tra le maschere siciliane più note possiamo ricordare Peppe Nappa di Palermo, i  Tataratà di Casteltermini, il Mastro di campo di Mezzojuso, i Diavoli di Prizzi, i Tamburi di Palermo, i Giardinieri di Salemi, i Pulcinelli e la Tubbiana.

Carnevale goloso, le ricette dei dolci fritti più buoni

Tra i festeggiamenti disseminati per tutto il territorio siciliano, i più noti sono il Carnevale Barocco di Palermo, ripreso dal 2002 dopo 250 anni di oblio, che ripropone la storica festa della tradizione palermitana, il Carnevale di Acireale, con i suoi carri allegorici, i carri infiorati e i carri in miniatura,  il Carnevale di Sciacca e il Carnevale di Termini Imerese.

Anche in questa occasione, esistono nella cultura storico-culinaria siciliana delle pietanze ad hoc particolarmente elaborate e gustose. Durante questo periodo, la popolazione è solita cucinare sughi di carne, dolci con la ricotta e il miele, e diversi altri piatti che allietano la vista, l’olfatto ed il palato con i loro profumi, i loro sapori e le loro presentazioni sfarzose tipiche del barocchismo gastronomico siculo.

La ricetta delle Chiacchiere su Giallozafferano

Lasagnette con salsa di pomodoro, puntine di maiale, salsiccia, cotenna e ricotta
Ingredienti:
200 gr di puntine di maiale
200 gr di salsiccia
200 gr di cotenna
500 gr di lasagnette
250 gr di ricotta di pecora
1 litro di salsa di pomodoro
1/2 cipolla
1/2 cucchiaino di zucchero
pepe
sale
olio extravergine di oliva

Saltate in pochissimo olio la salsiccia e le puntine di maiale. A parte lessate la cotenna in acqua salata per 10 minuti. Soffriggete la cipolla tritata, aggiungete la salsa, lo zucchero e il sale. Aggiungete la salsiccia, le puntine e la cotenna previamente pulita in acqua corrente. Fate cuocere per 45 minuti circa. Cuocere in acqua salata le lasagnette. Mettete la ricotta in una ciotola e scioglietela in un mestolo di acqua di cottura della pasta. Scolate la pasta e conditela con il sugo e la ricotta.

La ricetta delle castagnole su Giallozafferano

Teste di turco
Ingredienti:
350 di farina 00
5 uova
100 gr di strutto
350 gr di ricotta fresca di pecora
zucchero
miele

Fate sciogliere lo strutto a fuoco basso. Appena fuso, togliete dal fuoco e aggiungete alla farina, che avrete messo a fontana. Aggiungete le uova e impastate per bene. Mettete l’impasto in un sac à poche e create dei bignè grossi che vanno cotti in forno per mezz’ora a 180°. Nel frattempo mescolate la ricotta allo zucchero in una ciotola e in un pentolino sciogliete un po’ di miele. Appena i bignè sono pronti, riempiteli di ricotta e ricopriteli di miele.

Lo stesso composto può essere fritto in olio. I bignè vengono poi passati nel miele, precedentemente riscaldato in un pentolino.

La ricetta dei ravioli alla ricotta e gocce di cioccolato su Giallozafferano

Pignolata
Ingredienti:
400 gr di farina
5 uova
50 gr di burro
100 gr di zucchero
2 cucchiai di marsala
Mescolate tutti gli ingredienti in una terrina. Appena il composto il abbastanza liscio e sodo, lasciatelo riposare per mezz’ora. Appena pronta prendete la pasta e fate con le mani dei cordoncini non troppo spessi. Tagliateli a pezzetti e friggete in olio ben caldo. Asciugate gli gnocchetti fritti in carta assorbente. Nel mentre, sciogliete il miele in une pentolino. Profumatelo con buccia di limone grattugiata. Versate il miele sulla pignolata e servite.

La pignolata puo’ essere anche fatta al forno.

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